L’Espresso, uno dei simboli più celebri dell’Italia nel mondo, potrebbe presto essere proclamato Patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco.

Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli ha infatti annunciato la presentazione delle candidature a patrimonio dell’umanità del Rito del caffè espresso italiano tradizionale, considerata vera e propria arte.

Il termine ultimo di presentazione delle candidature è il 31 marzo, dopo questa data l’Unesco si riunirà a Parigi per iniziare l’iter di valutazione.

 

CAFFÈ: RITO, CULTURA E TRADIZIONE

“Un gesto inclusivo e democratico da valorizzare – si legge sul sito del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, tra i promotori della candidatura Unesco – Bere un caffè è un rito quotidiano che ci permette di condividere momenti spensierati con amici e colleghi. Un gesto inclusivo, democratico e irrinunciabile, legato alle tradizioni e al nostro stile di vita”.

“Fin dal Settecento il caffè è stato espediente narrativo per letterati, poeti e cantautori. Ufficializzare il rito del caffè, rendendolo, patrimonio immateriale dell’Unesco, significa anche mantenerlo vivo”, spiega il Consorzio.

 

ESPRESSO ITALIANO VS RITO DEL CAFFÈ NAPOLETANO

A competere con il “Rito del caffè espresso italiano tradizionale” per la candidatura a patrimonio dell’umanità nei mesi scorsi si è aggiunta la “Cultura del caffè espresso napoletano”.

Dopo alcune settimane di analisi delle documentazioni, il Mipaaf ha sancito la priorità del Rito del caffè espresso italiano tradizionale, a parità degli elementi costitutivi del dossier, per via della presentazione della relativa proposta all’inizio del 2019, mentre quella della Cultura del caffè espresso napoletano è stata presentata alla metà del 2020.

Tuttavia, il gruppo di lavoro Unesco del ministero delle Politiche agricole ha recentemente deciso di proporre entrambe le candidature, dando però priorità all’Espresso italiano e, in subordine, alla Cultura del caffè napoletano.

La palla passa quindi ora agli esperti dell’Unesco che dovranno decidere se il rito del caffè Espresso possiede quegli importanti risvolti culturali, sociali, storici e di tradizione che lo incoroneranno Patrimonio immateriale dell’umanità.

Noi, ovviamente, pensiamo di sì!